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Le Malefiche

  • Immagine del redattore: Vivian Redleaf
    Vivian Redleaf
  • 29 gen 2024
  • Tempo di lettura: 1 min

Aggiornamento: 15 feb 2024

J. H. Fussli - Le Sorelle Strane
J. H. Fussli - Le Sorelle Strane

Vere o immaginarie, le Streghe sono sempre esistite.


Sotto forma di Dee Madri, in grado di dare la vita e nutrimento, di sciamane, curatrici, erbarie, incantatrici, astrologhe, cartomanti, sensitive, profetesse e tanto altro, la loro storia si perde nella notte dei tempi ed è strettamente connessa a quella delle donne e della loro capacità di entrare in sintonia con il mondo naturale e in empatia con quello umano, creando un'alchimia a cui sono state spesso attribuite caratteristiche di "magia". Magia utilizzata quasi sempre a scopo benefico.


Perché allora se la magia femminile nasce con intento benefico la Strega, per lungo tempo, viene identificata come una creatura crudele disposta a tutto, perfino a sedurre, uccidere e a sottomettersi al demonio, pur di ottenere ciò che vuole?


Perché esistono dei precedenti, frutto di leggende, di racconti o di testi religiosi di un passato antico e a lungo ignorato. Ma quando, a partire dal XV secolo, si trattò di trovare le basi teoriche con cui giustificare la Caccia alle Streghe, ecco che anche questi antichi testi, queste leggende dimenticate e autori poco considerati ritornavano improvvisamente utili.

L'importante era che dai loro scritti emergesse la mostruosità della donna; e poco importava se il significato originario dell'opera dovesse essere necessariamente distorto per venir adattato alle motivazioni contingenti.



Chi sono dunque queste terribili figure femminili che hanno ispirato l'immagine della Strega brutta, vecchia, cattiva, con il naso adunco, le mani che sembrano artigli e i capelli scarmigliati? O giovane e tanto bella quanto crudele?

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